F.A.Q. 11eLode

Che stress la pagella… So che mio figlio è intelligente e capace, e chi se li immaginava tutti quei problemi a scuola… mamma mia… Ora sta finalmente dimostrando quanto vale, me lo dicono anche le maestre, e io finalmente sono più tranquilla perché lo vedo sereno e motivato


Mio figlio non stava mai fermo, sempre agitato, sempre un po’ scontroso in famiglia e con i compagni. Da quando ha iniziato è tutta un’altra vita!


Che inferno fare i compiti!
Si stancava e si distraeva continuamente.

Adesso ha acquisito un metodo personalizzato, studiare è diventato piacevole, è lui a chiedermelo… è incredibile!


Non mi ascoltava mai, faceva sempre di testa sua, altrimenti non ti dico, pianti, capricci… Ora è più calmo, posso parlare con lui, spiegargli le cose e lui mi ascolta… finalmente…

…tutto questo è impagabile!


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Queste sono le parole vere, dei genitori con cui parliamo tutti i giorni.

Quelle che stai per leggere non sono storie americane o di qualche paese del nord Europa. Sono genitori di Lecce, di San Pietro in Lama, di Frigole, di Surbo…

Vuoi sapere come hanno fatto ad aiutare i loro bambini a diventare più sereni e motivati a scuola?

Vuoi sapere come hanno superato la noia della scuola?

Vuoi sapere come hanno cambiato per sempre il rapporto con i loro figli, tra i loro figli e la scuola, gli amichetti e i compagni?

Vuoi sapere come li stiamo aiutando a crescere bambini più felici e più sicuri di sé stessi?

 

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11eLode è il primo doposcuola per i bambini di scuola primaria che allena autonomia, emozioni e relazioni. E può aiutarti a far crescere tuo figlio più autonomo, più sicuro di sé con gli altri, più sereno in famiglia e più motivato e capace a scuola.

Non devi necessariamente fidarti di me. 

Ma delle decine di testimonianze dei genitori che hanno deciso di cambiare la vita e il futuro dei propri figli e della propria famiglia.

-> Leggi le testimonianze delle mamme, scarica il Libro 11eLode!

Queste sono alcune delle decine di testimonianze dei genitori che hanno deciso di cambiare la vita e il futuro dei propri figli e della propria famiglia. 

Sei pronta anche tu a scoprire 11eLode?

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Prenota subito la Consulenza con la Dottoressa Bari.

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Dove si trova il centro?
Come faccio a iscrivere mio figlio?
Quando e come si frequenta? 

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Qui sotto trovi tutte le risposte alle tue domande.

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Cos’è 11eLode?


11eLode è il primo doposcuola che allena l’autonomia, le emozioni e le relazioni per i bambini di scuola primaria.

 

È un sogno che si avvera: un centro dove i bambini possano crescere insieme, fare i compiti insieme, innamorandosi della conoscenza e sviluppando tutti i loro potenziali attraverso l’arte, la creatività, il movimento, la musica, la gioia di stare insieme. Si cresce più forti e più felici se si può crescere insieme ai propri simili (come un tempo si faceva per strada!). 11eLode è un metodo di aiuto ai bambini, e anche ai genitori, per risolvere con strumenti specifici le tante difficoltà quotidiane che si vivono nell’educazione dei figli, con i compiti e non solo.

 

11eLode fa crescita personale per i bambini, li guida ad allenare con tecniche di gioco-coaching il coraggio, l’attenzione, la determinazione e attraverso la corretta educazione alle emozioni e alle relazioni li aiuta a:

 

credere nelle proprie capacità e potenziare autostima e fiducia in sé stessi

andare oltre gli schemi e pensare in modo unico, creativo e innovativo

migliorare il proprio modo di comunicare con sé stessi e con gli altri

creare e mantenere con gli altri relazioni sane ed equilibrate

imparare dai propri errori e risolvere i problemi in autonomia

scegliere i propri obiettivi e impegnarsi a raggiungerli

sviluppare la motivazione e la passione verso lo studio e la conoscenza

acquisire un metodo di studio personalizzato per fare i compiti meglio e più velocemente

 

(Attenzione! 11eLode non è adatto per bambini con gravi disturbi dell’apprendimento!) Noi aiutiamo i bambini comuni a fare cose straordinarie per sciogliere piccoli nodi e per crescere più sereni.

 

Perché si chiama 11eLode?


Per due motivi: il primo per “prendere in giro” la super competizione al voto alla quale sono costretti i bambini di oggi, come se il loro valore fosse legato solo al voto scolastico che prendono, non è così. E anche perché dentro questo nome si nascondono i nostri obiettivi e valori di crescita.


* Si chiama 11eLode per andare oltre l’etichetta del voto scolastico.

Oggi i bambini già dalle elementari sono troppo stressati e in iper-competizione con sé stessi e con gli altri e questo non è assolutamente necessario, anzi è distruttivo dal punto di vista dell’autostima, crea stati di ansia nel bambino e tensione in famiglia.

 

Il nome 11eLode è legato all’infinito potenziale che c’è in ogni bambino e che, ben oltre il voto scolastico, può essere espresso solo attraverso una corretta educazione alle emozioni e alle relazioni. Il valore dei bambini non è legato al voto scolastico ma alla loro capacità di vivere sereni e sentirsi capaci.  

 

*Si chiama 11eLode anche perché il nostro Metodo aiuta i bambini a sviluppare e potenziare 11 competenze specifiche, 11 abitudini che si porteranno come bagaglio fondamentale per tutta la vita:

 

  1. amor proprio e fiducia in sé stessi
  2. gestione delle emozioni
  3. coraggio
  4. determinazione e capacità di scelta
  5. amore e accettazione degli altri
  6. soluzione dei problemi
  7. comunicazione efficace
  8. capacità di relazionarsi
  9. resilienza
  10. ottimismo
  11. creatività

     

Competenze che gli servono ora, nell’infanzia, e poiche gli serviranno nella preadolescenza e nell’adolescenza per viverlae con molta più serenità, e che poi gli serviranno per tutta la vita, perché queste competenze oggi, in questo mondo così complesso e in continuo cambiamento, sono necessarie per realizzare la propria vita e vivere più felicemente.

 

Perché il Metodo 11eLode è unico?


11eLode risponde all’esigenza di aiutare il bambino a sviluppare le competenze emotive e relazionali indispensabili affinché sia un adulto più forte sano ed equilibrato
. Nessuno si occupa delle emozioni del bambino, né a scuola, né in casa, per mancanza di tempo e delle competenze specifiche assolutamente necessarie in questo mestiere.

 

Per farlo non si può improvvisare, c’è bisogno di professionalità dedicate e competenze specifiche. Spesso i genitori non sanno come affrontare le criticità dei bambini. Li vedono timidi, chiusi, agitati, distratti, annoiati, irrequieti, apatici e non sanno cosa fare.

 

Ci si sente incapaci, inadeguati, spiazzati ed è anche normale che sia così: per quanto si possa amare un figlio, sostenerlo e supportarlo, bisogna avere gli strumenti per guidarlo verso un coretto sviluppo delle sue emozioni. Per questo è necessario che il bambino impari a gestire la rabbia, la paura, la tristezza e tutte le emozioni che il bambino può provare e ad allenare i giusti comportamenti, i più equilibrati per manifestarle e utilizzarle tutte, in modo costruttivo. Un bambino arrabbiato è spesso ingestibile, fino a quando non sa come canalizzare e usare questa rabbia.

 

Il Metodo 11eLode si basa sulle tecniche del gioco-coaching e di crescita personale specifiche per i bambini, sul metodo educativo danese, finlandese e svedese, sulle scuole di eccellenza degli Stati Uniti e sulle più importanti metodologie didattiche e pedagogiche orientali, con un approccio integrato e molto concreto, attento all’unicità del bambino e al rispetto dei suoi tempi e delle sue modalità di apprendimento. Il metodo 11eLode tira fuori il meglio da ogni bambino.

 

Quando il bambino riconosce e allena le sue capacità e le utilizza nella scuola elementare, sviluppando un sano equilibrio interiore, psicologico, mentale, affronterà tutta la scuola in modo più sereno e autonomo e farà i compiti volentieri, perché si divertirà nel farli. Questa possibilità è l’unico vero vantaggio davvero competitivo per affrontare le sfide della vita.

 

11eLode non aiuta solo i bambini, ma anche i genitori. Li aiuta a risolvere le difficoltà educative, emotive e relazionali (cosa che a scuola non avviene per mancanza di tempo e di competenze). 11eLode è partner insieme ai genitori per la sana crescita del proprio figlio, stimolandoli a fare meglio per il benessere di tutta la famiglia. Per questo l’accesso a 11eLode non può avvenire per ‘parcheggiare’ un figlio ma deve essere una scelta consapevole perché è un vero e proprio percorso di crescita per tutta la famiglia.

 

In 11eLode fanno i compiti?


Sì, in 11eLode i bambini fanno i compiti.

 

L’obiettivo è l’autonomia del bambino. Non è come nei doposcuola tradizionali in cui un educatore si mette accanto al bambino e pur di finire tutti i compiti è disposto ad aiutarlo o addirittura a sostituirsi a lui. Questo per noi non è apprendimento!

 

I nostri bambini vengono accompagnati degli educatori del centro (veri e propri allenatori emotivi per bambini) fino alla comprensione del compito e alla corretta organizzazione del pomeriggio di lavoro con strumenti divertenti e utili; poi il bambino fa i compiti in autonomia perché ha tutti gli strumenti per farlo con le sue capacità. Naturalmente i compiti vengono verificati dagli educatori, lo scritto corretto e l’orale ascoltato, ma il bambino viene accompagnato a riconoscere l’errore in autonomia per sviluppare la capacità di auto-correzione e quindi di crescita più sana e autonoma.

 

Inoltre fra i nostri educatori c’è un esperto in disturbi dell’apprendimento che aiuta i bambini con lievi difficoltà a risolvere il problema una volta per tutte (anche se non siamo specializzati in disturbi dell’apprendimento, usare alcune tecniche con i bambini che fanno ancora errori nella scrittura o lettura, è molto utile per renderli autonomi, sicuri e spediti), così i bambini si sentono più capaci e felici e il modo in cui vivono la scuola diventa più leggero e bello.

 

Ma in 11eLode non si viene solo per i compiti: i bambini stanno insieme ad altri bambini e condividono esperienze straordinarie di laboratori che hanno a che fare con l’arte, la creatività, il teatro, il movimento, la psicomotricità, i giochi di ruolo, il gioco libero, i giochi di relazione.

 

Il tutto finalizzato alla loro crescita emotiva e relazionale e allo sviluppo della creatività: più i bambini creano e usano le mani e il cervello, più potenziano l’autonomia, la fiducia in sé e la capacità di scegliere, di analizzare, di decidere. Purtroppo la scuola li inchioda in una sedia e un banco e li priva del necessario movimento e dell’uso delle mani (il “fare” sensoriale) che in realtà è la vera fonte di apprendimento dei bambini sotto i 10 anni.

 

I bambini non hanno bisogno di apprendere in modo meccanico, mnemonico, razionale, logico, il loro cervello non funziona ancora in modo logico (lo dicono le neuroscienze!) hanno bisogno invece di fantasia, immaginazione, di apprendere attraverso le immagini che permettono l’unico vero apprendimento e una più facile e veloce memorizzazione. Ci sono tecniche di apprendimento specifiche che insegnano un più veloce e utile processo di memorizzazione e rielaborazione delle informazioni e noi in 11eLode lo insegniamo ai bambini così imparano meglio, in meno tempo e in modo più divertente.

 

11eLode si frequenta tutti i giorni? E in quali orari?


No, 11eLode si frequenta due volte a settimana, massimo tre volte. L’orario di frequenza è dalle 15 alle 19.30, da metà settembre a metà giugno (segue l’anno scolastico).

 

Attenzione! Non si può entrare e uscire dal centro quando si vuole. 11eLode è un Metodo e in quanto tale ha bisogno di costanza e di frequenza per le intere attività del pomeriggio. Quindi i giorni di frequenza si scelgono quando il bambino è libero da altre attività, se invece frequenta piscina, palestra, o altre attività, in quei giorni non può venire in 11eLode. D’altronde 11eLode è una priorità regalata ai propri figli, non ha nulla a che vedere con altre attività sportive o ricreative.

 

Come è organizzato il pomeriggio?


Il pomeriggio si sviluppa in tre momenti ben precisi.

 

1. Il primo momento è il Circle Time (dal metodo danese).

Attraverso alcune attività rilassanti, le educatrici osservano come sta il bambino: se il bambino è sereno e felice, allora è pronto per iniziare i compiti. Se invece dimostra stanchezza, rabbia, tensione (ad esempio ha avuto una giornata pesante, è successo qualcosa a scuola che lo ha destabilizzato, è arrabbiato con qualcuno…), le educatrici fanno prima un lavoro sul bambino per farlo stare meglio, per fargli tornare il sorriso e prepararlo in modo corretto ai compiti. Non si può iniziare i compiti con un atteggiamento negativo, con delle emozioni di tristezza, chiusura, difficoltà, ma con gioia e serenità! Per noi (come dicono le neuroscienze) l’atteggiamento mentale è direttamente proporzionale al rendimento scolastico: più il bambino è sereno, equilibrato e aperto e più andrà spedito nell’apprendimento.

 

2. Il secondo momento è quello dei Compiti.

Per ogni bambino viene sviluppato un metodo di studio personalizzato che migliora le sue debolezze e fa leva sui punti di forza, anche superando eventuali lacune che a scuola finirebbero per diventare un’etichetta negativa e una condanna per il bambino. Quante volte si dice ai bambini “non sei portato per la matematica” oppure “la storia non è propria per te”! Per noi queste sono condanne e giudizi che il bambino rischia di portarsi come etichetta negativa per tutta la vita. Nessun adulto ha il diritto di condannare i bambini ad una incapacità, nessun educatore o insegnante dovrebbe farlo. Educare significa offrire possibilità. Per noi la sola vera educazione è l’educazione alle possibilità.

 

L’acquisizione di metodo personalizzato li aiuta ad organizzarsi e a studiare in modo più divertente, veloce ed efficace e a legare le materie alla vita quotidiana in modo da renderle interessanti e non scollegate dalla realtà. I bambini a scuola si annoiano e non capiscono il perché di tante cose: se invece diamo un senso e una direzione il bambino non può non imparare; per ogni bambino apprendere è naturale ed un desiderio personale.

 

Con l’aiuto delle educatrici, i bambini acquisiscono gli strumenti per imparare a gestire il proprio tempo, fare i compiti più velocemente, apprendere e memorizzare più efficacemente, riconoscere i propri errori e autocorreggersi.

 

3. Il terzo momento è quello dei Laboratori.

Tutti i giorni dalle 18 alle 19.30 i bambini fanno i laboratori che hanno a che fare con l’arte, con la creatività, con il teatro, il movimento, la psicomotricità, i giochi di ruolo, il gioco libero, i giochi di relazione. In 11eLode non c’è plastica, non ci sono giochi già precostituiti,  ma ci sono solo giochi da inventare con materiali destrutturati: materiali di riciclo, mollette, spazzolini, spugne, legno, tele. 11eLode è un luogo magico per i bambini che infatti restano incantati nel vedere il centro!

 

I laboratori sono finalizzati al potenziamento della loro autostima, della creatività e della capacità di comunicare con gli altri e educano i bambini alla condivisione, all’accettazione dell’altro, al rispetto, alla calma, alla pazienza, al coraggio, alla collaborazione al rispetto reciproco. La nostra è la pedagogia e la didattica delle possibilità. ,

 

-> Se vuoi scoprire di più sulle attività, scarica il Libro 11eLode!

 

Come è fatto il Centro 11eLode?


11eLode è
un bellissimo open space di 180 metri quadri proprio per permettere al bambino di muoversi, di giocare, di relazionarsi con gli altri, di fare un’esperienza che invece gli viene negata a scuola, perché a scuola i bambini per molte ore sono fermi in un banco, seduti su una sedia (e quindi viene molto limitata la loro naturale possibilità di movimento). Privare i bambini del movimento significa bloccarli emotivamente e sensorialmente e quindi limitarli nelle loro possibilità. L’apprendimento per noi è movimento e divertimento.

 

Il movimento per i bambini è vitale e naturale, più possono muoversi liberamente nell’ambiente più cresceranno sani e felici. Muoversi significa apprendimento, scoperta del mondo, sentire e vivere le proprie energie e anche imparare a usare le proprie risorse interiori naturalmente. Più si muovono, più sono felici e più sono felici più sono capaci di imparare e di stare bene. Questo è il nostro obiettivo!

 

L’altro elemento che caratterizza l’open space è la luminosità, perché i bambini hanno bisogno di luce e aria (molte scuole pubbliche hanno spazi e luminosità inadeguati al benessere del bambino: pareti grigie, materiali vecchi, sporchi e danneggiati, e poca luce). Noi abbiamo anche un ampio spazio all’aperto per le attività di movimento e scoperta.

 

All’interno dell’open space, sono stati realizzati degli spazi specifici, ciascuno con un suo ruolo ben definito e pensato per il benessere emotivo e relazionale. La Casetta, lo Specchio, La Tana delle Storie con i Libri e gli Albi Illustrati, l’Atelier di Stern con tanti materiali per creare. Tutti questi spazi a disposizione permettono al bambino di scegliere liberamente dove stare e con chi, nel rispetto delle sue esigenze. Ogni bambino scopre lo spazio e associa a questo un particolare stato d’animo: per esempio, quando un bambino ha bisogno di concentrarsi, sa di avere il suo “luogo speciale” e così lo usa per realizzare quell’obiettivo.

 

-> Se vuoi scoprire di più sugli spazi, scarica il Libro 11eLode!

 

Inoltre i bambini hanno a disposizione un parco all’aperto dove si fanno molteplici attività: gioco libero, pause, merende, giochi di ruolo, meditazione, percorsi psicomotori, lettura delle storie, pittura, antichi giochi di strada, giochi creativi ispirati dalla natura e dall’aria aperta. La libertà è felicità!

 

I bambini stanno tutti insieme o sono divisi per età?


I bambini stanno tutti insieme
(ovviamente sempre all’interno della fascia d’età delle primarie): lo stare insieme è un esercizio che educa allo sviluppo di relazioni corrette ed equilibrate, all’accettazione dell’altro e all’armonia. Nella divisione dei gruppi di studio si utilizzano delle particolari strategie per fare in modo che il bambino sia seguito nel migliore modo possibile. Condividere con età diverse è una ricchezza immensa per l’animo del bambino.

 

Quindi i bambini non hanno regole in 11eLode?


Certo che le hanno.
I bambini hanno bisogno di regole per crescere più equilibrati e sereni. Anzi uno dei problemi di oggi è l’incapacità dell’adulto di dare buone regole oppure l’eccesso di regole che significa ambiente limitante e rigido (quindi depotenziante).

 

Le regole danno sicurezza al bambino che ne ha bisogno per capire come può muoversi nel mondo. Le nostre regole però non prevedono: urla, rimproveri, punizioni, etichette, giudizi. Noi educhiamo con l’ascolto, con l’empatia, con il rispetto.

 

I nostri “no” sono fermi ma non rigidi. Purtroppo molti bambini vivono per tutte le ore scolastiche maestre che strillano, rimproverano, puniscono con note e privazioni, giudicano e riversano il loro stress e la frustrazione sui bambini che così si chiudono e si demotivano. Noi non siamo contro la scuola, siamo contro la cattiva scuola!

 

Quando l’ambiente è sereno e rispettoso, il bambino naturalmente rispetta le regole (anche per i bambini apparentemente più “difficili” è così) perché si sentono parte di un gruppo che li rispetta, li accetta e li tratta con amore. Si sentono liberi e quindi sono più predisposti all’ascolto e alla condivisione.

 

Per quanto tempo posso iscrivere mio figlio?


Il percorso completo è annuale e segue i tempi della scuola, quindi da metà settembre a metà
giugno. Nove mesi di frequenza assolutamente necessari per lavorare con i bambini in maniera continuativa: l’obiettivo è aiutare il bambino a costruire dentro nuove convinzioni potenzianti e positive su sé stesso, sugli altri, sulla scuola. Per fare questo c’è bisogno di tempo, di continuità e di costanza.

 

Attenzione! I risultati sul bambino si vedono subito (già dopo il primo mese i cambiamenti sono oltre ogni aspettativa!) e capita che i genitori pensino che ormai sia fatta. Il Metodo da risultati straordinari perché il bambino è lì e vive un’influenza positiva, ma se viene portato fuori da quel contesto senza aver compiuto il necessario percorso, potrebbe ritornare indietro ai vecchi comportamenti… e allora c’è bisogno di pazienza, continuità e costanza, per strutturare nel bambino una educazione che significa trasmissione di valori, possibilità, punti di vista…

 

Noi consigliamo almeno due anni (e comunque non accettiamo iscrizioni per meno di un anno completo!), il tempo necessario per acquisire e potenziare le proprie capacità emotive e relazionali necessarie per affrontare qualsiasi sfida. Se in più la famiglia collabora con alcune semplici pratiche quotidiane suggerite da noi (da fare anche in casa), i risultati diventano ancora più straordinari, e tutta la famiglia sarà più felice e serena! Non è un sogno?

 

Chi non può iscriversi a 11eLode?

  • Non puoi venire da noi se vuoi un aiuto per tuo figlio tutti i giorni (in questo caso ti consigliamo una baby sitter o un doposcuola tradizionale che però non può offrire a tuo figlio tutto quello che hai letto fino a qui).
  • Non puoi venire da noi se vuoi un doposcuola tradizionale in cui qualcuno si mette a fianco di tuo figlio per fargli i compiti purché arrivino perfetti a scuola. (A noi interessa che il bambino pensi con la sua testa, impari in maniera creativa e dinamica, per portare poi nella sua vita quello che apprende).

     

  • Non puoi venire da noi se non sei disposto a collaborare per la crescita di tuo figlio: 11eLode e le famiglie sono indissolubilmente partner per la sana crescita del bambino.

 

Chi può iscriversi a 11eLode?

  • Puoi venire da noi se sei un genitore che vuole regalare al proprio figlio un’esperienza educativa esclusiva e decisiva che, grazie al Metodo 11eLode, può cambiare l’approccio allo studio, eliminare la noia che la scuola pubblica spesso crea nei bambini e riuscire così a studiare in meno tempo e con risultati migliori e riuscire ad avere più tempo per giocare e stare con gli altri.

     

  • Puoi venire da noi se sei un genitore che vuole investire su un’esperienza di valore per il proprio figlio e aiutarlo a crescere più motivato e capace a scuola, più sereno in famiglia, più autonomo e più sicuro di sé con gli altri.
  • Puoi venire da noi se tuo figlio non ha nessun problema di apprendimento o studio a scuola, ma semplicemente vuoi potenziarlo a livello emotivo per aiutarlo ad essere più aperto, sicuro di sé, più capace, più comunicativo, più sereno, più calmo e più concentrato.

 

Come ci si iscrive a 11eLode?


Per iscriversi a 11eLode è necessario prenotare una consulenza personalizzata con la dott.ssa Cristina Bari creatrice del Metodo 11eLode e fondatrice del primo Centro a Lecce.

 

La consulenza è il primo importantissimo step per:

 

ascoltare profondamente voi genitori e porvi tutte le necessarie domande per fare una analisi dei bisogni del bambino.

 

eseguire un’indagine approfondita sulle criticità del bambino e sulle sue abitudini nel rapporto con la scuola, la famiglia, gli amici, lo sport, il gioco…

 

procedere a un’analisi personalizzata delle caratteristiche del bambino, delle possibili aree di miglioramento e di sviluppo, degli obiettivi educativi da realizzare insieme

 

fare una valutazione oggettiva ed effettiva degli obiettivi da raggiungere al termine del percorso annuale

 

valutare se il Metodo 11eLode è adatto al bambino e alla famiglia e, viceversa, se il bambino e la famiglia sono in sintonia con il Metodo 11eLode. Questo per noi è fondamentale, con estrema trasparenza diciamo alle famiglie se non possiamo aiutarle (perché mancherebbero gli elementi per realizzare obiettivi concreti) oppure se possiamo aiutarle, e solo allora vi diciamo come, dandovi una garanzia di realizzazione degli obiettivi perché saranno visibili e misurabili.

 

1. La consulenza è necessaria per valutare, scegliersi, comprendere, personalizzare.

2. La consulenza è senza la presenza del bambino perché bisogna essere liberi di confrontarsi apertamente.

3. Ha un costo di 80€ iva inclusa, dura circa un’ora e si accede solo su prenotazione compilando il form con i vostri dati: sarete poi richiamati per fissare un appuntamento.

 

In 11eLode si lavora per obiettivi specifici per ogni bambino che vengono stabiliti al termine della consulenza: un vero e proprio mini training intensivo di formazione, informazione e valutazione. Usciti dalla consulenza i genitori hanno già una chiarezza su cosa fare con i loro figli, indipendentemente dalla scelta del percorso.

 

Questa è la nostra garanzia verso i genitori: se ci sono tutti i presupposti per lavorare insieme e raggiungere gli obiettivi, questi diventano molto presto tangibili e concreti.

 

Possiamo accogliere un numero limitati di bambini, perché scegliamo la qualità alla quantità. Il centro 11eLode lavora annualmente con un numero massimo di 25 bambini. Raggiunto questo numero chiudiamo le pre-iscrizioni e lavoriamo in modo esclusivo solo per questo gruppo.

 

Prenota subito la Consulenza con la Dottoressa Bari.  

 

Chi è la dottoressa Cristina Bari?


Sociologa, formatrice e life coach,
dopo la laurea in Sociologia alla Sapienza, i master universitari e le esperienze di ricerca alla Columbia University di New York e alla Sorbonne di Parigi, dà vita quindici anni fa insieme al marito Dario Perlangeli al Metodo INCIMA, il percorso step by step che negli ultimi 15 anni ha trasformato in un capolavoro la vita di più di 900 persone, riuscendo a garantire loro l’indipendenza emotiva. Realizza percorsi di crescita personale per aiutare le persone comuni a realizzare cose straordinarie.


Nel 2014 diventa mamma e decide di prendersi una lunga pausa dal lavoro per dedicarsi allo studio della nuova pedagogia e della didattica delle emozioni, specializzandosi nei più innovativi metodi educativi per bambini: scuola finlandese e danese, alcune realtà sperimentali degli USA e l’istruzione d’eccellenza orientale.



È così che nasce il Corso (oggi anche Video Corso) Educare Facile, la scuola per aiutare i genitori a educare i propri figli a crescere autonomi, sereni e sicuri di sé.


Nel 2016 fonda 11eLode, il primo doposcuola per bambini di scuola primaria che allena l’autonomia, le emozioni e le relazioni. Il suo obiettivo è aiutare i genitori a scegliere la nuova didattica delle emozioni e la pedagogia positiva per crescere sereni e sicuri i loro figli.

 

Chi sono le Educatrici 11eLode?


Le educatrici sono due per un numero massimo di 20 bambini.

 

La dottoressa Tamara Burrasca è un’educatrice professionale laureata in Scienze della Formazione e vanta numerosi Master. È specializzata in attività educative e giochi psicomotori a supporto dei bambini con difficoltà di apprendimento (disortografia, disgrafia e discalculia) per i quali, già dall’anno scorso, è stato avviato un intervento specifico per chi dovesse averne bisogno.

 

La dottoressa Caterina Annese è docente di storia e filosofia ed educatrice specializzata in Didattica della Scuola con un’esperienza decennale in doposcuola, nel supporto allo studio per fasce d’età diverse e una grandissima passione, accompagnata da specifici corsi di formazione, per i laboratori artistici e creativi per i bambini.

 

Tamara e Caterina hanno ampiamente realizzato gli obiettivi stabiliti a inizio anno con i genitori. Entrambe oltre alle loro specializzazioni si sono formate con il metodo INCIMA direttamente con Cristina Bari.

 

-> Leggi le testimonianze delle mamme, scarica il Libro 11eLode!

 

Dove si trova il centro 11eLode?

 

Il centro 11eLode si trova a Lecce, in Via Paoloni (zona Viale Grassi)Guarda la mappa.

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Foto Gallery

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Alessandra Capone

 “Già dalle prime settimane ho notato dei miglioramenti sul piano relazionale, maggiore autostima, maggiore sicurezza e calma. 

Sono felice di aver regalato a mia figlia l’opportunità di cambiare il suo futuro”.

Alessandra Capone
mamma di Sofia

Simona Quarta

“Nessun centro per bambini è come 11eLode, lo capisci appena ci entri. Senti una energia diversa, unica e ti rendi conto che né a scuola né in famiglia i bambini possono avere un’opportunità di crescita così straordinaria”.

Simona Quarta
mamma di Luna

Annalisa Casto

“Alice si è sente accolta e felice… e quando le chiedi “Cosa ti è piace di più?”, ti risponde: TUTTO! T.U.T.T.O. facendo lo spelling per rafforzare ciò che vuole trasmettere… 11eLode è un’esperienza fantastica che ci ha aperto il cuore e la mente rivoluzionando il nostro modo di vivere la scuola e la famiglia”.

Annalisa Casto
mamma di Alice

Francesca Ventura

I compiti adesso li fa con molta più facilità, mentre lo scorso anno dovevamo litigare sempre per farli. Oggi Alessandra è una bambina che ascolta di più e riesce a essere più serena nelle relazioni”.

Francesca Ventura
mamma di Alessandra

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Mi chiamo Cristina Bari e sono una sociologa, una formatrice, una life coach per la crescita personale. E dal 2014 mamma di una splendida bimba di nome Viola. 

Insieme a mio marito Dario Perlangeli, ho creato il Metodo INCIMA, il percorso step by step che ha trasformato la vita di più di 900 persone, riuscendo a garantire loro l’indipendenza emotiva, a costruire la felicità che hanno sempre sognato e a vivere davvero la vita che volevano. 

Negli ultimi 10 anni ho avuto il privilegio di conoscere tutte queste persone che hanno scelto di potenziare la vita investendo sul miglioramento del proprio mondo interiore. E tutti loro si sono resi conto che i risultati scarsi o nulli o non completamente appaganti che realizzavano o non realizzavano nella vita non dipendevano da fattori esterni ma dal loro mondo interiore e in particolare dai loro pensieri, dalle convinzioni su sé stessi e sugli altri, dal loro atteggiamento mentale, dalla loro capacità decisionale e organizzativa, dai loro obiettivi.

Cambiando ciò che abbiamo dentro si cambia anche il fuori in termini di risultati e quindi di capacità di realizzare i nostri obiettivi. Grazie alle conoscenze che oggi ci mettono a disposizione le neuroscienze, ciascuno in qualsiasi momento può, con un lavoro e un allenamento specifico, cambiare la qualità dei propri pensieri, potenziare la propria autostima, acquisire più fiducia in sé stesso, conquistare nuove mete personali, relazionali e professionali. In una parola trasformare radicalmente la propria vita. 

Fra i miei clienti ci sono ovviamente tanti genitori che hanno scoperto un segreto importante: cambiando il modo di comunicare, rasserenando le loro emozioni e imparando a gestire lo stress, automaticamente i loro figli sono cambiati in meglio, diventando più autonomi, più sicuri e più capaci a scuola. 

Mi sono chiesta come mai questo potesse accadere. In realtà la risposta ce l’avevo già e ha a che fare con l’infinito potenziale che è in ognuno di noi e che, per essere tirato fuori e usato, ha bisogno di un ambiente favorevole e per ambiente mi riferisco a persone, luoghi, cose, tempi ed eventi. 

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Quando i bambini sono immersi in un ambiente positivo, favorevole e creato su misura per loro, danno il meglio perché si sentono accolti, accettati, non giudicati e vivono nella serenità per poter realizzare meraviglie.

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Ma esiste un luogo dove i bambini possono crescere con gioia e serenità? 

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Non certo la scuola, non le nostre scuole pubbliche. 

Le strutture sono spesso fatiscenti e non hanno spazi per fare attività interessanti e di movimento. I bambini sono costretti a stare seduti per cinque, sei o anche più ore, non possono muoversi, a volte non possono neanche fare domande perché magari seguire un programma ministeriale è più importante di ascoltare e nutrire la curiosità di un bambino. 

Ci sono insegnanti eccellenti, che danno il massimo, parlano con il cuore, sono pazienti e sanno tirare fuori il meglio dai bimbi, ma sono, ahimè, mosche bianche in una giungla di insegnanti stressate, insoddisfatte, che urlano da quando entrano in classe a quando vanno via, incapaci di parlare in modo positivo ai bambini, che danno solo voti, etichette, giudizi e condannano gli errori come se non fossero necessari per l’apprendimento. 

La scuola è anacronistica, vecchia, sporca, priva di strumenti (manca anche la carta igienica, figuriamoci se ci sono materiali per allenare la creatività e l’autostima dei bambini!). Il risultato è che l’ingresso alla scuola primaria a sei anni è vissuto spesso in modo traumatico e con molte tensioni. 

I bambini si annoiano a scuola, non hanno interesse per l’apprendimento mnemonico e freddo (e perché dovrebbero averne, cosa ha di bello e interessante?), non c’è divertimento a scuola, non si usano le mani, non si costruisce, non si pensa, non si crea, non si dipinge, non si monta e si smonta. Si impara a leggere, scrivere e imparare a memoria poesie e tabelline. 

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 “L’84% degli adolescenti italiani è stressato e ha un pessimo rapporto con la scuola. Risultato? Disaffezione e dispersione scolastica alle stelle: un fenomeno in crescita, con picchi preoccupanti al Sud”.

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L’ingresso nella scuola primaria rappresenta per molti bambini un trauma.

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Passano da anni di gioco, movimento, libertà e scoperta ad essere improvvisamente ingessati per molte ore fra una sedia e un banco in un ambiente grigio e triste, senza potersi muovere, senza poter parlare, senza poter giocare, obbligati ad uno studio mnemonico, razionale e terribilmente noioso.

Non sto esagerando, sono le emozioni che tanti bambini (e tanti genitori) mi hanno raccontato. Non è difficile essere d’accordo con loro, non trovi? 

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Perché accade questo? Te lo sei mai chiesto? 

Ecco tutte le lacune della scuola pubblica che mettono in serio rischio la sana crescita di tuo figlio.

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  • 1

    Una scuola (non) a misura di bambino.

    Le scuole italiane e quelle del Sud in particolare sono fatiscenti, tristi, non idonee alle reali necessità di movimento del bambino (no spazi all’aperto). Usano materiali inesistenti o obsoleti, che non stimolano la creatività dei bambini, ma li intrattengono come pure forma di svago senza alcuna finalità, con poco tempo per il gioco, lo sport, le attività ricreative.

  • 2

    Programmi noiosi e obsoleti.

    La prescolarizzazione ha fatto in modo che i bambini, già in prima elementare, debbano sapere scrivere correttamente e arrivare in classe la mattina con i compiti perfetti. Un metodo che impone ai bambini di restare seduti diverse ore al giorno. Inoltre i programmi ministeriali, oltre che imporre un apprendimento di tipo mnemonico e ripetitivo, sono vecchi e obsoleti, totalmente inadeguati alle radicali trasformazioni del mondo contemporaneo.

  • 3

    Il voto come strumento competitivo.

    Un bambino ha un valore come persona che va valorizzato e riconosciuto sempre e a prescindere da quello che fa. Giudicarlo ed etichettarlo serve solo ad indebolirlo, a limitarlo e fargli dire “non sono capace”. Con il voto scolastico è costretto a subire duri colpi da parte di adulti frettolosi, spesso stressati e troppo giudicanti, con i quali ha a che fare. Non solo. La scuola favorisce un metodo di studio individuale e competitivo, mentre sappiamo bene che sia nel mondo lavorativo che in quello personale e relazionale, le competenze che contano davvero sono la capacità di lavorare e perseguire i propri obiettivi insieme.

  • 4

    Mancanza di un metodo di studio personale.

    La scuola non insegna come studiare, ma solo cosa studiare. Con troppe ore passate sui libri fin dalle elementari ma senza la possibilità di aiutare i bambini a costruire un metodo di studio personalizzato, basato sui talenti, le capacità e i punti di forza di ciascuno. Senza un metodo di apprendimento personale fin dalle primarie, i bambini non solo non saranno mai motivati a fare i compiti, ma non acquisiranno mai quel know how che può essere un vantaggio competitivo per tutta la vita.

  • 5

    Zero creatività e risoluzione problemi.

    Il bambino non cresce facendo ore e ore di compiti, ma giocando, esplorando, usando materiali sempre nuovi, confrontandosi con i coetanei, litigando, trovando soluzioni. La scuola non lo aiuta a sviluppare fiducia in sé stesso, a pensare in modo unico, creativo e fuori dagli schemi, a uscire da una crisi e usarla a suo vantaggio per crescere. In una parola non lo aiuta a sviluppare la capacità di risolvere i problemi, l’unica in grado di tirarti fuori dalle difficoltà della vita.

  • 6

    Nessuna attenzione al benessere emotivo.

    La capacità di vivere una vita piena e di essere una persona felice in grado di realizzare le sue mete, non ha nulla a che vedere con le materie che insegnano a scuola. Le persone che riescono meglio nella vita sono quelle capaci di vivere con serenità il cambiamento, che hanno fiducia in sé stesse, che sanno creare e mantenere buone relazioni con gli altri, che sanno scegliere un obiettivo e si impegnano più che possono a realizzarlo. Chi si occupa di aiutare i bambini a sviluppare una sana intelligenza emotiva? Nessuno.

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Chi educa i nostri figli alle emozioni, alle relazioni, all’autonomia? 

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Non certo la scuola. Dovrebbe farlo e invece non lo fa, anzi, ha molte carenze e buchi neri che non si manifestano solo a livello didattico. Nessuno si occupa del benessere emotivo dei bambini, cioè delle loro emozioni, della loro motivazione, del loro coraggio, della loro noia, del loro disagio interiore.

I bambini sono abbandonati a sé stessi e poi giudicati. Si pretende da loro che si comportino come adulti, che siano responsabili, autonomi, sicuri di sé. Ma come fanno ad esserlo se nessuno glielo insegna? 

La sicurezza, l’autonomia, la responsabilità non sono cose che si insegnano verbalmente, non basta dire al bambino “stai seduto e fai il tuo dovere” per farglielo fare, e infatti è sotto gli occhi di tutti che non funziona! Non funziona perché ai bambini non si può parlare in modo logico e razionale, non comprendono quel tipo di linguaggio semplicemente perché la parte razionale del loro cervello non è ancora completamente sviluppata.

Ai bambini bisogna parlare per immagini, bisogna far loro vivere le sensazioni, bisogna farli lavorare con le mani perché più fanno esperienza di cose reali e quotidiane meglio sapranno muoversi nel mondo, trovando soluzioni adeguate ai problemi che vivranno e sentendosi sicuri di sé stessi nelle decisioni da prendere. 

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Quali sono le competenze che contano davvero nella vita? 

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Le persone che riescono meglio nella vita sono quelle che:

  • riescono a vivere con serenità il cambiamento
  • sanno adattarsi
  • vanno oltre gli schemi
  • pensano in modo unico, creativo e innovativo
  • hanno una grande volontà
  • hanno imparato a non mollare e ad avere coraggio
  • hanno fiducia in sé stessi
  • sanno creare e mantenere buone relazioni con gli altri
  • sanno imparare dai propri errori e si migliorano sempre
  • sanno scegliere un obiettivo e si impegnano più che possono a realizzarlo
  • sanno uscire da una crisi e usarla a loro vantaggio per crescere
  • hanno una sana autostima che supporta ogni situazione, scelta e sfida
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“Il 92% dei figli emotivamente allenati ottiene migliori risultati a scuola, sta meglio in salute e stabilisce relazioni più positive con i coetanei. Ha anche minori problemi di comportamento e riesce a riprendersi più rapidamente dopo esperienze negative”.

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Ma chi aiuta tuo figlio a sviluppare le competenze che saranno davvero utili nella sua vita? Non certo la scuola che (soprattutto al Sud), come abbiamo visto, è oberata dall’obbligo di programmi ministeriali obsoleti, focalizzata sullo studio individuale invece che sulla collaborazione, vecchia e triste nelle strutture e nei materiali, incapace di favorire un metodo di studio personalizzato, priva di professionisti che si occupino dello sviluppo emotivo dei bambini.

Vogliamo davvero che l’educazione (e il futuro) dei nostri figli siano affidati esclusivamente all’istituzione scolastica?

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Quando sono diventata mamma, ho deciso che dovevo fare qualcosa.

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Come già sai, sono una sociologa, formatrice e life coach creatrice del Metodo INCIMA, il percorso step by step che negli ultimi 10 anni ha trasformato in un capolavoro la vita di più di 900 persone, riuscendo a garantire loro l’indipendenza emotiva. E sai che nel 2014 sono diventata mamma di una splendida bambina di nome Viola. 

Quello che forse non sai è che in quel momento ho deciso di prendermi una lunga pausa dal lavoro per dedicarmi allo studio della nuova pedagogia e della didattica delle emozioni, specializzandomi nei più innovativi metodi educativi per bambini: scuola finlandese e danese, alcune realtà sperimentali degli USA e l’istruzione d’eccellenza orientale.

L’infanzia è sacra e va preservata in ogni respiro. Un bambino per sbocciare ha bisogno di calma, serenità, leggerezza e positività. Non ha bisogno di responsabilità eccessive, non ha bisogno di essere trattato come un adulto e dunque non rispettato, né tanto meno di essere trattato come un soldato che deve eseguire degli ordini o peggio come un cane da ammaestrare. 

Perché mai dovremmo omologare i bambini a fare tutti le stesse cose quando ognuno di noi è unico e ha talenti e peculiarità personali? Valorizzare significa far fare in modo esclusivo e unico. Quando il bambino si sente libero di poter creare senza subire alcun giudizio dall’adulto (“così si fa, così non si fa, questo va bene, questo no”, ecc.) nasce in lui il desiderio di fare meglio le cose, di auto osservarsi, di correggersi, di migliorarsi, in una scalata vincente verso il miglioramento continuo.

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Non è forse questo che desideriamo veramente per i nostri figli? Che siano in grado di affrontare bene la vita e che siano in grado di imparare dai loro errori? Se gli permettiamo di farlo da piccoli cresceranno più forti e più sereni.

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Per questo dovevo assolutamente creare un luogo per: 

  • Allenare l’intelligenza emotiva e la capacità decisionale che esiste solo se il bambino si sente sicuro, se è capace di pensare in modo libero e autonomo e sviluppare un pensiero critico e creativo allenando anche una competenza comunicativa sia dentro sé stesso che fuori.
  • Aiutare il bambino a riconoscere l’infinito potenziale che ha nella sua mente e nel suo corpo e imparare ad usarlo al meglio sviluppando la naturale autostima con la quale viene al mondo.
  • Contrastare l’atteggiamento mentale che un bambino ha nei confronti della scuola e che, se non bilanciato, creerà un solco che lascerà in lui una traccia indelebile nella sua vita.
  • Aiutarlo ad andare oltre il voto che ha preso per migliorare e dare di più, a superare le delusioni e le umiliazioni dell’essere associato solo ad un voto.
  • Creare in lui interesse, curiosità, piacere nell’apprendimento, allontanando la noia, la fatica, così da vivere bene la scuola (tutta la scuola, non solo la primaria) nel modo più bello e positivo.
  • Aiutarlo a costruire un proprio metodo di studio, che non è qualcosa da cercare fuori, bensì qualcosa da costruire dentro sé stesso, in linea con i propri talenti, modalità, unicità, tempi e ritmi.
  • Permettergli di riconoscere i propri errori e ad auto-correggersi per sviluppare quella fiducia di cui ha bisogno per andare avanti nello studio con passione.
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E poi molto di più, sognavo un luogo per:

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GESTIRE LE EMOZIONI

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Le emozioni sono un sentire del corpo, un movimento che si verifica e crea scombussolamento: tensione, battito cardiaco, respirazione accelerata, sudorazione, tremore, le emozioni fanno questo in noi.

E il bambino che sente questo movimento si chiede cosa sia ma non ottiene risposte perché spesso neanche gli adulti lo sanno. Se impara a riconoscere le emozioni, la rabbia, la collera, la paura, la noia, queste non saranno più così spaventose e ingestibili. E il bambino saprà accoglierle e soprattutto sarà in grado di gestirle con equilibrio e serenità. 

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ALLENARE LE RELAZIONI

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Se i bambini imparano ad avere fiducia in sé stessi, migliorano la loro capacità di relazionarsi con gli altri, di creare e mantenere buone relazioni. La timidezza va via, comunicano meglio, si esprimono meglio, partecipano in modo più interessato a ciò che accade intorno a loro.

Da adulti porteranno dentro questo bagaglio che si esprimerà nella loro capacità di realizzare i propri obiettivi grazie alla capacità di vivere bene le relazioni: un vantaggio competitivo per tutta la vita.  

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Daniela Zeppola

Gaia non parlava molto, era piuttosto chiusa, non raccontava molto di sé. Adesso parla, parla tanto! E parla molto bene, con sicurezza e padronanza. Le ho visto fare piccoli e costanti cambiamenti che l’hanno portata ad essere, oggi, la bimba che è: più serena, più autonoma, più sicura.”

Daniela Zeppola
mamma di Gaia

Federica Della Bona

“Daniele frequenta da 4 mesi ed è molto più tranquillo e più sereno. A scuola andava già molto bene, ma ora è più libero e autonomo, sa organizzare il suo tempo, sa che a un certo punto deve fare i compiti e li fa volentieri”. 

Federica Della Bona
mamma di Daniele

Manuela Bernardini

Cristina mi aveva detto che in un mese non avrei visto grossi cambiamenti, ma i cambiamenti si notano già, le sue parole, come si comporta e come ti risponde. Capisci che c’è qualcosa di diverso. Sinceramente non me lo aspettavo in così poco tempo…”.

Manuela Bernardini
mamma di Leonardo

Gabriella Girardi

“A scuola è molto più tranquillo e molto più sicuro. Ma in generale lo vedo più deciso in tutto quello che fa, più forte, più autonomo, molto sensibile alle cose che stanno intorno a lui, alle emozioni sue e degli altri”.

Gabriella Girardi
mamma di Davide

Federica Fracasso

“Prima aveva una specie di muro, adesso invece esprime quello che pensa e che prova. Mi dice: mamma oggi sei gentile con me, sei più buona”.

Federica Fracasso
mamma di Greta

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In Italia non esisteva niente del genere, nulla che offrisse ai nostri figli tutto questo, nello stesso magico luogo.

Fino ad oggi.

Dal 2016 il mio sogno è diventato realtà. 

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“Sognavo un luogo di crescita, scoperta e meraviglia per aiutare i bambini ad essere più felici e sicuri di sé.

Un luogo che diventasse un immenso patrimonio interiore per migliorare il mondo, i propri figli e sé stessi”.

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 I sogni non smettono mai di crescere. 

Sogno un 11eLode in ogni città che guarisca le lacune della scuola pubblica e anche delle involontarie “assenze” dei genitori, che mai come oggi sono sempre più impegnati con il lavoro e la carriera e sempre meno dediti (non per colpa, ma per necessità) ai figli. 

Anche io sono una mamma e una imprenditrice che lavora da mattina a sera, è la nostra condizione di oggi, è così e basta e quello che possiamo fare è spogliarci del senso di colpa che a volte ci assale e investire su un’esperienza di valore per i nostri figli. 

Solo così potranno crescere più motivati e capaci a scuola, più sereni in famiglia, più autonomi e più sicuri di sé con gli altri.

Facciamogli un regalo immenso, per tutta la vita.

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