COSA FARE SE TUOI I BAMBINI GIOCANO TROPPO POCO E LA SCUOLA CONTINUA A FREGARSENE DELLE LORO EMOZIONI?
Se sei d’accordo con me che il tempo dedicato al gioco non è tempo perso e che nella scuola italiana i bambini giocano troppo poco, ti suggerisco di leggere questo articolo fino all’ultimo rigo. Scoprirai qualcosa di molto utili per i tuoi bambini.
Ti sei mai chiesto il perché a scuola (in Italia) si giochi poco?
Purtroppo, per noi adulti il gioco è una cosa frivola, non è una cosa seria e importante, e quindi diamo quasi per scontato che a scuola (in Italia) si giochi pochissimo.
E pazienza se tuo figlio è felice solo quando gioca.
Facci caso. Tuo figlio è davvero felice solo quando gioca.
Dobbiamo allora pensare che la felicità non sia una cosa seria, o importante?
Soffermati ad osservare quanto è felice quando giochi con lui o con lei. Perché secondo te?
O forse dovrei chiederti se e quanto giochi con i tuoi bambini?
Montaigne, filosofo e scrittore francese, già nel ‘500 diceva: << I giochi dei bambini non sono solo dei giochi, bisogna valutarli come le loro azioni più serie >>.
<Papà lasciami giocare> implorava Lorenzo (7 anni) all’uscita da scuola. E cominciava a correre e a rincorrersi con i compagni. Ecco una pigna per terra diventare un pallone. In 10 secondi le squadre sono fatte e si rubano così altri 5 minuti ai genitori. Quante emozioni fuori da quella scuola!
Per fortuna, le mamme hanno da chiacchierare perché altrimenti Lorenzo passerebbe dalla gabbia di un’aula alla gabbia di casa, senza poter esprimere la sua voglia di movimento e di gioco. E giorno dopo giorno, la scuola primaria volge al termine e con essa gli anni e le emozioni migliori della propria vita da bambini.
A te succede con i tuoi figli? Immagino di sì.
Mamma lasciami giocare, ti prego.
I bambini giocano naturalmente, perché provano attraverso il gioco una sensazione di benessere. Così come naturalmente si muovono, corrono, si arrampicano, usano tutti i loro sensi.
Per i bambini non c’è nessuna differenza fra il loro gioco e ciò che gli adulti definiscono lavoro. Attraverso il gioco, i bambini hanno una gratificazione immediata e non hanno bisogno di altro. Ma non solo. Attraverso il gioco i bambini comprendono come funzionano le cose a questo mondo: cosa si può fare o non fare con le cose, il legame causa-effetto, la probabilità, le dinamiche comportamentali, come ci si relaziona con gli altri…solo per citare alcuni esempi, sono cose che i bambini imparano solo attraverso il gioco.
Non so tu, ma gli adulti in genere, senza le giuste competenze per osservare queste dinamiche e rilevare queste informazioni, non riescono a vedere oltre il gioco, la miriade di dinamiche coinvolte.
Ecco come i bambini diventano perseveranti e fiduciosi.
L’esperienza del gioco insegna ai bambini a essere perseveranti e ad avere fiducia nelle proprie capacità. Sono due potenziali fondamentali per il loro benessere. E’ un processo attraverso cui i bambini diventano consapevoli del proprio mondo interiore e di quello esteriore e ne definiscono regole e limiti.
I giochi dei bambini si modificano nel tempo, di pari passo con il loro sviluppo intellettivo e psicologico, ma rimangono un aspetto fondamentale della vita di ogni individuo, in tutte le fasce d’età.
Scopri perché il gioco è il miglior modo per trovare sé stessi e quali sono i 3 elementi che creano autonomia nei bambini.
Nel ‘700 il filosofo Shiller affermava che << L’uomo è pienamente tale solo quando gioca >> perché si ritrova, si relaziona, si conosce. Giocando infatti, l’individuo riesce a liberare la propria mente da contaminazioni esterne, quali potrebbero essere il peso dei giudizi degli altri, e ha la possibilità di riconoscere e usare la propria emotività.
Il gioco è significativo per lo sviluppo intellettivo de bambini, perché il bimbo, quando gioca, sorprende se stesso e nella sorpresa acquisisce nuove modalità per entrare in relazione con il mondo esterno.
Nel gioco i bambini sviluppano principalmente 3 potenzialità:
* Intellettive
* Affettive
* Relazionali
Non credere che siano potenzialità trascurabili o da lasciare al caso, perché da questi 3 elementi dipende la capacità di tuo figlio di essere autonomo, sapersela cavare nella vita, affrontare le sfide e le difficoltà, stare al mondo in pace con se stesso e con gli altri.
A seconda dell’età, i bambini nel giocare imparano ad essere creativi, sperimentano le proprie capacità cognitive, scoprono se stessi, entrano in relazione con i coetanei e sviluppano quindi l’intera personalità.
“Il gioco è altamente significativo per la crescita del bambino perché struttura l’intera personalità”.
Ti è mai capitato di osservare un bambino che viene continuamente rimproverato con frasi del genere ‘ non fare, non muoversi, non toccare, non buttarsi per terra ecc…’?
A me succede molte volte di osservare bambini privati della loro libertà di giocare.
Sul volto di quei bambini cade un velo di tristezza e dicono << Uffa, non posso fare nulla! >>.
A quei bambini stiamo impedendo di esplorare il mondo e di costruire la loro personalità.
Agli inizi del ‘900 Maria Montessori diceva: <<Il gioco è il lavoro dei bambini>>.
Perché il passaggio dalla materna alla scuola primaria per molti bambini è traumatico?
C’è un grosso problema nella nostra scuola: appena varcano la soglia della scuola primaria, i bambini smettono di giocare e sono investiti da una serie di responsabilità e compiti, ingessati in un banco per molte ore, privati della possibilità di muoversi, sperimentare, esplorare.
Non ricordi anche tu il senso di libertà e la gioia che provavi nell’ora di educazione fisica?
La scuola spesso ragiona così: è come se ai bambini debba funzionare solo il cervello. Il corpo non si muove più. Le relazioni sono bloccate perché il rapporto principale diventa insegnante-alunno, dove l’insegnante parla per la maggior parte del tempo, e l’alunno ascolta e memorizza ciò che deve imparare.
Il passaggio dalla materna alla scuola primaria, per molti bambini è traumatico perché passano dal vivere le loro giornate immersi nel gioco e nelle relazioni con gli altri, alla quasi totale assenza di gioco che diventa assenza di emozioni.
Non c’è vero apprendimento senza divertimento, non credi?
E tu lo sai, basta pensare alla tua infanzia, hai mai avuto un maestro che ti è rimasto nel cuore per il suo modo di essere, di fare e di coinvolgerti, molto diverso dagli altri? Una maestra unica, empatica e sorridente?
Io ho avuto un insegnante di storia che è ancora impresso nella mia memoria perché ci mimava i cavalli di Napoleone in piedi al lato della cattedra e ci faceva alzare per fare anche noi lo stesso movimento, simulando il cavallo per memorizzarlo immediatamente ed efficacemente.
Eravamo diventati tutti bravissimi in storia. Anche chi la odiava iniziava a darle una possibilità. Quei cavalli sono ancora nella mia mente come ricordo indelebile. Questo è vero apprendimento che resta un bagaglio per tutta la vita.
Al contrario milioni di parole, storie, racconti, poesie, sono finiti nel dimenticatoio perché studiati in modo freddo, troppo razionale e solo mnemonico.
Bambini in Finlandia.
Se hai dei figli nell’età della scuola primaria e sei d’accordo con quello che stai leggendo sappi che oggi puoi intervenire senza doverti trasferire in Finlandia.
Quanto descritto è ciò che avviene nella scuola primaria (ex scuola elementare) in Italia.
Nelle scuole finlandesi invece, i bambini giocano molto e dedicano molto tempo alle attività ‘manuali’. Stando alle classifiche di alfabetizzazione, hanno ottimi risultati, tant’è che la Finlandia è il paese più alfabetizzato al mondo secondo le statistiche.
I bambini finlandesi sono abilissimi nella lettura, hanno un altissimo livello di serenità, sono allenati all’empatia e sanno fare moltissime cose con le mani in modo pratico, quindi hanno un alto livello di problem solving [capacità di gestire e risolvere i problemi trovando soluzioni efficaci].
E’ un ‘modello’ esportabile anche da noi? Io ci credo poco, perché il nostro paese non è la Finlandia, non abbiamo lo stesso welfare state, abbiamo un’istituzione scuola in alcuni casi eccellente, in altri con esempi pessimi. C’è un vuoto che riconosciamo tutti, è un dato certo.
Bambini in Italia.
Nelle nostre scuole si da pochissimo spazio al gioco e alla manualità. Le lezioni frontali e i compiti a casa ingessano i bambini e li obbligano a un utilizzo importante del solo cervello a discapito del corpo, delle mani e delle emozioni.
La nostra scuola è, evidentemente, molto diversa, da quella dei paesi del nord Europa, è più “strutturata”, poco innovativa, poco attenta alle esigenze di tante diverse personalità.
L’Italia è ben diversa da una piccola e molto ricca nazione come la Finlandia, che non arriva ai sei milioni di abitanti, un decimo dell’Italia, con una densità di popolazione molto bassa.
Tutto sommato, la Finlandia rappresenta, rispetto a noi, un altro mondo, senza naturalmente darne alcun giudizio di valore e, di conseguenza, anche un’altra scuola.
Il nostro territorio non assomiglia affatto a quello della penisola scandinava in generale; le risorse finanziarie e gli investimenti sono, da noi, decisamente più scarsi, senza parlare dell’altra scottante questione della sicurezza degli edifici (e degli stipendi degli insegnanti, detto tra le righe…). Insomma non siamo paragonabili, ed è per questo che io credo poco al fatto che i ‘modelli’ nordici possano essere importati con rapidità nelle nostre scuole, se non da insegnanti evolute e coraggiose che si prodigano per fare la differenza, al di là dei limiti strutturali e dei programmi ministeriali imposti.
Ti assicuro che ce ne sono, io ne conosco diverse, sono mosche bianche, così appassionate e coinvolte da fare la differenza.
Scopri cosa puoi fare per la felicità di tuo figlio già da subito (qui in Italia).
Si può, ed è una esigenza per me imprescindibile, importare il modello nordico in attività di sostegno pomeridiano ai compiti a casa. Si può assolutamente pensare di imparare a svolgere i compiti a casa, nel divertimento, nella gioia, in armonia con gli altri, utilizzando il gioco per imparare e crescere.
Perché il tempo dedicato al gioco non è mai tempo sprecato, e nelle nostre scuole, come abbiamo visto e sappiamo, non si gioca abbastanza.
Chi vuole privare i propri bambini di una attività tanto fondamentale come il gioco, faccia pure, il rischio è molto alto e le conseguenze psicologiche e comportamentali spesso non sono immediatamente visibili (spero che non sia il caso tuo).
Chi invece sceglie per i propri bambini attività di altissimo valore in termini di apprendimento, relazioni ed emozioni, può affidare i propri figli al metodo 11eLode attraverso il quale si studia, si impara, ci si prepara ai compiti in classe, alle interrogazioni a sorpresa, a prendere ottimi voti, anche e soprattutto attraverso il gioco!
Giocando in modo strutturato, giocando attraverso un metodo di apprendimento, i bambini imparano a vivere le materie (italiano, inglese, matematica, geografia, storia…) in modo concreto, creativo e personalizzato.
In classe porteranno i risultati come lo desiderano le maestre di scuola. Faranno quello che le maestre chiedono. Ma il modo in cui lo faranno, è innovativo, divertente, motivazionale ed entusiasmante per tutti i bambini.
Rousseau scriveva che occorre trattare “I bambini da bambini”, e che fino ai dodici anni bisognerebbe soprattutto far esercitare i sensi, l’occhio e la memoria, che nel gioco sono impegnati.
Huizinga addirittura sostiene che anche la scienza e la cultura nascono sempre con i caratteri di un gioco divertente.
Lascia che tuo figlio impari giocando, regalagli questa opportunità intrisa di benessere, entusiasmo, voglia di fare, e divertimento. Se poi non avrai un bambino felice, bravo a scuola, sereno e capace di relazionarsi con gli altri, noi siamo pronti a rimborsarti.
Sì, hai letto bene.
11eLode è il primo Centro Pedagogico in Italia che allena l’autonomia, le emozioni e le relazioni (Gruppo Pedagocico 3-6 anni al mattino e Doposcuola Primaria 6-10 anni nel pomeriggio).
Il Doposcuola Primaria offre tuoi figli un metodo di studio e di apprendimento veloce e personalizzato, basato sull’allenamento delle loro abilità emotive e relazionali.
A differenza di tutti gli altri centri (doposcuola scolastici e privati, ludoteche e laboratori creativi) che non offrono un metodo di studio e di apprendimento veloce e personalizzato, il nostro metodo di studio e di apprendimento è garantito con l’aumento del 50% del rendimento scolastico e il miglioramento delle capacità di gestire le emozioni e le relazioni nei primi due mesi, altrimenti puoi interrompere il percorso e ti rimborsiamo al 100%.
Ci assumiamo la totale responsabilità di questa promessa perché crediamo totalmente in questo metodo e ne abbiamo già visto gli effetti su moltissimi bambini.
Prova e vedrai la magia che riuscirai a regalare ai tuoi bambini in 11eLode.
Scopri di più su 11eLode chiamando il Numero 0832-1920135
0 commenti