La scuola di oggi uccide la creatività di tuo figlio.

Scritto in ambito: Autostima | Bambini | Educational | Educazione

Quanto è efficace la scuola italiana oggi? L’educazione proposta ai nostri figli è davvero utile?

Il modo di studiare e di apprendere che noi adulti conosciamo, che abbiamo sempre usato e che trasferiamo ai bambini, segue la nostra natura?

La scienza evolve e scopre il nuovo per farci crescere come persone e offrirci un benessere superiore.

L’apprendimento per essere davvero efficace deve seguire il naturale funzionamento del cervello con la sua modalità per processare le informazioni: è quello che avviene a scuola?

Mi pongo queste domande da molti anni e cerco le risposte nella psicologia, nelle neuroscienze, nell’etologia.

Le domande sono aumentate esponenzialmente quando 3 anni fa sono diventata mamma.

Se anche tu lo sei puoi capirmi perfettamente quando sostengo che “come ti mette in crisi un figlio non ti mette nulla“; è così anche per te?

Oggi la scienza lo sa che la didattica utilizzata nelle nostre scuole non è più sufficiente a fare crescere persone consapevoli e mentalmente e fisicamente forti.

La scuola dovrebbe essere un immenso erogatore di cultura con un unico obiettivo: aiutare ogni bambino a pensare con la propria testa ed a sviluppare quel pensiero creativo così importante per la vita.

D’altronde pensiamoci un attimo: quando da adulti abbiamo un problema nella nostra vita, non usiamo certo il teorema di Pitagora per risolverli, usiamo invece strategie interiori che nessuno ci insegna, forse è per questo che stiamo vivendo un’epoca così complessa e con tanti problemi sociali.

A scuola si studia troppo il teorema di Pitagora e troppo poco ( per nulla direi ) come funzionano le persone.

In questo articolo ti svelerò i principali problemi della scuola di oggi e ti guiderò nella messa in pratica di soluzioni efficaci e durature che ti aiuteranno ad essere un genitore o un educatore leader.

Rita Levi Montalcini, scomparsa nel 2012 all’età di 103 anni, è stata una delle più influenti neurologhe al mondo, vincitrice nel 1986 del premio Nobel per la medicina, per la scoperta e l’identificazione del fattore di accrescimento della fibra nervosa NGF (molto studiato ancora oggi per trovare la cura ad alcune delle più gravi malattie che colpiscono il sistema nervoso, come la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) e il morbo di Alzheimer).

Secondo la neurologa, per aumentare il NGF è indispensabile agire nella prima infanzia con un approccio educativo di tipo “olistico” che preveda la stimolazione di TUTTO il cervello e non solo dell’emisfero sinistro come avviene nei sistemi didattici attuali che, appunto, sembrano rivolgersi a “mezzo cervello”.

Ma vediamo di capirci qualcosa. Il nostro cervello è fatto da due emisferi, due parti distinte e separate che svolgono funzioni diverse e sono specializzate in una “propria coscienza”:

  • SINISTRO: è l’emisfero della logica, della matematica, del linguaggio, delle elaborazioni lineari, della comunicazione logica, del ragionamento.
  • DESTRO: è l’emisfero dell’istinto, del disegno, della musica, dell’arte, della spiritualità, delle emozioni, della comunicazione gestuale ed emozionale, dei gesti, della percezione, dei colori, dei sogni, dell’immaginazione.

Nelle nostre scuole occidentali, al contrario di molte scuole in oriente, si usa prevalentemente l’emisfero sinistro, quindi s’impara utilizzando solo mezzo cervello. 

I bambini leggono, rileggono, ripetono, ripetono, ripetono fino a quando non imparano a memoria. E ci meravigliamo del perché con questo metodo, molti bambini odiano la scuola, sono annoiati, stufi e demotivati!! 

Ti starai chiedendo: che fine fa l’altra metà?

Si atrofizza.

Proprio così. Tutto ciò che non si usa come potenziale nel cervello si atrofizza come possibilità, cioè quel potenziale entra in un cassetto e a volte rimane lì per sempre.

Con l’ingresso nella scuola primaria i bambini cominciano ad usare prevalentemente la logica, non dipingono, non disegnano ( o lo fanno in minima parte non certo sufficiente allo sviluppo di certi potenziali ) non giocano, non si relazionano fra di loro, non possono neanche ridere! Il risultato è bambini spesso tristi e annoiati.

Usando solo una parte si perde equilibrio mentale ed emozionale. Ci si sbilancia, mentalmente ed emotivamente. 

Stai per scoprire come avviene tutto questo.

Ti sarà capitato di sentir dire alle insegnanti: “Suo figlio è distratto, svogliato” oppure ‘è intelligente ma deve trovare il suo metodo di studio’.

Molti bambini a scuola provano stanchezza, noia, apatia, scontentezza.

E così, è facile dare tutta la responsabilità ad un bambino dicendo che è lui che dovrebbe essere più concentrato ed è lui che dovrebbe trovare il suo metodo di studio; il problema è come fa ad imparare ad essere più concentrato e dove trova il suo metodo? Lo compra al supermarket? Una battuta, è vero, ma è anche una verità.

Siamo noi adulti significativi per il bambino a dover stimolare in lui nuove capacità, ad aiutarlo ad appassionarsi allo studio; se non lo sta facendo da solo evidentemente non lo sa fare, ha bisogno di una guida o di uno stimolo per imparare a fare, perché se sapesse già fare da solo non sarebbe un bambino ma sarebbe un adulto.

La responsabilità è nelle mani dell’adulto, non del bambino!

Entriamo in quest’ottica per cambiare le cose.

Diverse eccellenze al mondo, hanno esaltato i vantaggi di andare oltre il pensiero razionale: Tchaikovsky e JungEinstein e Mozart tutti loro hanno ammesso di aver avuto i loro momenti di somma ispirazione quando non stavano pensando coscientemente ai loro compiti, ma stavano viaggiando con la fantasia, giocando, immaginando, creando con le mani…

Questo perché il solo apprendimento razionale diventa molto limitante per i nostri bambini e per il loro essere adulti domani. Sottrae creatività, capacità risolutive, immaginazione, inventiva.

Ma non solo, li rende poco autonomi, poco indipendenti e incapaci di trovare la soluzione ai loro problemi:

è questo che vuoi per tuo figlio?

E dove trascorre tuo figlio la maggior parte del suo tempo nella quotidianità?

A scuola. E mentre di oggi la scuola soddisfa pienamente l’istruzione e la cultura con i mezzi che ha a disposizione, che ne è degli altri aspetti? Perchè, ci sono anche altri aspetti? Assolutamente si.

Mi riferisco all’autonomia, all’essere sereno e soddisfatto, al cercare di seguire le proprie inclinazioni naturali.

La scuola dovrebbe tirar fuori l’unicità di ogni bambino ma in realtà così non è ma non lo fa affatto.

E non è responsabilità di insegnanti attenti e capaci, perché anche loro devono sottostare alle regole di un sistema piuttosto vecchio.

La scuola uccide la creatività dei bambini.

Spesso accade l’esatto contrario.

Le attività ed i programmi scolastici tendono ad uniformare, a rendere tutti uguali, a portare tutti allo stesso livello.

Purtroppo però non è così e poi ne paghiamo le conseguenze perché bambini veloci che stanno al passo seguono e vanno avanti, bambini più lenti purtroppo restano indietro e si sentono sempre più incapaci e la loro autostima si abbassa giorno dopo giorno.

Si applica un metodo uguale per tutti a persone che però non sono uguali tra loro: come può funzionare?

Proprio per risolvere questi problemi, ho fondato il centro 11eLode, il primo centro di doposcuola a Lecce specializzato nell’allenamento delle abilità emotive e relazionali dei bambini della scuola primaria.

Un doposcuola speciale che allena le emozioni e le relazioni per bambini più felici e sicuri di sé

Questo è uno delle peculiarità che contraddistingue 11eLode, primo centro di doposcuola a Lecce specializzato nell’allenamento delle abilità emotive e relazionali dei bambini della scuola primaria.

Infatti,  il nostro obiettivo principale in 11eLode è offrire ai bambini un metodo di studio personalizzato divertente e creativo.  Noi facciamo una didattica che sia a misura di bambino, rispetti la sua natura e lo aiuti a sviluppare i suoi talenti e potenziali. Infatti, i potenziali del cervello si attivano quando entrambi gli emisferi sono usati in modo armonico ed equilibrato. Il risultato è un apprendimento più divertente e una didattica delle emozioni che oltre i compiti aiuti tuo figlio a essere più felice e sicuro di sé.

Questo perché “possiamo” essere tutti creativi.

Chi ha il diritto di togliere ai bambini la possibilità di esserlo?

La scuola di oggi rende tutto metodico, serio e ripetitivo, in un certo senso standardizzato.Non va affatto bene per la felicità e l’autonomia dei nostri figli.

La scuola di oggi in realtà priva i bambini della creatività: i bambini disimparano la creatività una volta approdati alla scuola primaria, dove non si gioca, non si colora, non si ritaglia più, non si canta nè ci si diverte, nella maggior parte dei casi. Tutto diventa metodico, serio e ripetitivo, in un certo senso standardizzato.

Pensiamo ad una prassi della scuola di oggi: da Nord a Sud, senza distinzione di ordine o grado, nella scuola di oggi si utilizzano le fotocopie. Ecco, l’uso spropositato delle fotocopie è uno di quei fattori che contribuisce alla “morte” della creatività ed al suo esercizio. Per certi aspetti, la fotocopia può costituire un aiuto sostanziale, come per l’apprendimento di una poesia che 25 anni fa doveva essere dettata prima di essere assegnata come compito a casa. Ma, per esempio, nella scuola dell’infanzia, non sarebbe più stimolante far disegnare e poi colorare, piuttosto che dare una fotocopia con un disegno già fatto? Oppure nella scuola primaria, non sarebbe più efficace fare un dettato facendo completare agli alunni con il verbo corretto piuttosto che consegnare una fotocopia con testi da completare?

“Una persona senza creatività è una persona incompleta” afferma Bruno Munari nel suo libro Fantasia.

Pertanto la scuola di oggi forma bambini e ragazzi “incompleti”,  punendo chi sbaglia e premiando chi fa sempre bene.

Ma se la scuola non educa al rischio, all’errore, alla possibilità di sbagliare e di creare con il tempo qualcosa di originale ed innovativo, cosa fa?

La scuola in realtà sta uccidendo la creatività. 

Perché nella scuola di oggi c’è spazio solo per l’apprendimento mnemonico, ripetitivo, tecnico.

E poi ci chiediamo perché i bambini di oggi sono frustrati e sofferenti, apatici e demotivati.

Ma si può cambiare.

E tu genitore sei il principale artefice di questo cambiamento. 

Devi avere fiducia nella creatività di tuo figlio e devi farlo crescere in un ambiente ricco di impulsi e di stimoli, in ogni direzione, affinché venga nutrita la sua immaginazione.

Ti starai chiedendo: è possibile un’educazione alla creatività e alla gestione delle emozioni?

Certo, è il mio scopo più grande, l’impegno principale di tutto il mio staff.

Certo.

Tutti possono essere creativi. 

Come saprai, ci sono delle attività per stimolare nei bambini l’immaginazione, per aiutarli a lavorare con entrambi gli emisferi del cervello e per farli crescere più equilibrati e più creativi:

  • Lavorare con le parole e anche con le immagini mentali
  • Ragionare e anche fantasticare
  • Imparare a memoria e anche inventare
  • Studiare seduti e anche muoversi per apprendere meglio
  • Usare i libri e anche l’arte, la musica, il teatro, la danza, il movimento
  • Studiare da soli per sviluppare l’autonomia e anche in gruppo per migliorare la comunicazione e le relazioni
  • Leggere e anche fare con le mani
  • Osservare e anche scoprire e creare
  • Pensare in modo lineare e anche pensare in modo astratto

Il regalo più bello che possiamo fare ai bambini è dare loro la possibilità di cercare, provare e sbagliare, di esprimere sé stessi e le proprie inclinazioni, per essere felici.

Se ti è piaciuto questo articolo ti invito a condividerlo, se invece vuoi farmi delle domande scrivimi pure un commento, sarò felice di risponderti.

“Tutti i bambini sono degli artisti nati; il difficile sta nel fatto di restarlo da grandi”.  Pablo Picasso

Scopri di più su 11eLode chiamando il Numero 0832-1920135

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